E’ successo a Vimercate, ma potrebbe accadere ovunque.
Una bimba di 10 anni è stata portata al pronto soccorso in seguito ad una crisi dovuta ad eccessiva irrequietezza. I medici, dopo le analisi di rito, hanno scoperto che la piccola ha assunto e non solo una volta, cocaina.
Si tratta di un caso di adolescenza precoce molto preoccupante. A darne la notizia è il primario dell’Asst di Vimercate Antonio Amatulli, che ha supervisionato il caso.
La bambina è stata ricoverata in una clinica protetta con la collaborazione dei genitori che risultano completamente estranei all’esperienza tossica della figlia, ed anzi si sono immediatamente mossi per capire dove e come la piccola si sia procurata la sostanza.
Quello che appare immediatamente evidente è l’eccesso di disponibilità e diffusione della sostanza, che ad oggi è sottovalutata nei suoi effetti ed erroneamente vista come una droga meno pericolosa di altre.
E’ evidente l’importanza di una prevenzione sempre più precoce ed efficace, non solo diretta ai ragazzi, ma anche ai genitori. Ma non basta, la prevenzione deve essere svolta da professionisti, non ci si può limitare ad opinioni e ammonimenti.

Psicologa cognitivo comportamentale, laureata all’Università degli Studi di Torino nel 2007. Affiancata dalla scuola di Psicoterapia Cognitiva APC di Verona (in corso di completamento).
Si occupa di dipendenze patologiche e new addictions dal 2009. Ha lavorato con i disturbi del comportamento alimentare; in comunità terapeutico riabilitativa per tossicodipendenti, nello specifico si è occupata di dipendenza da sostanze psicoattive, gioco d’azzardo e alcolismo.
Oggi con il Ce.B.S. onlus si occupa di gruppi di sostegno alle famiglie dei dipendenti patologici e tiene corsi di prevenzione dalle dipendenze e dalle new addictions.
Svolge attività clinica come terapeuta individuale in studio privato a Brescia e a Poncarale.