Con comorbilità intendiamo la presenza di due o più malattie, o disturbi, presenti nella stessa persona che si manifestano in un unico momento o in momenti distinti.
La dipendenza patologica è una malattia mentale?
La dipendenza patologica (o tossicodipendenza) è riconosciuta a livello mondiale, ormai da diversi anni, come una malattia mentale. Essa cambia il cervello in modi fondamentali alterando quella che è la normale gerarchia dei bisogni e desideri della persona e va ad inserire nuove e differenti priorità legate alle sostanze.
Come conseguenza emergono comportamenti compulsivi e discontrollo degli impulsi che non sono scoraggiati dalle conseguenze negative che l’uso di sostanze d’abuso porta con sé. Questi comportamenti compulsivi sono simili, e vengono riconosciuti come tratti distintivi anche di altre malattie mentali.
Dipendenza patologica e comorbilità
La maggior parte dei dipendenti patologici e portatore anche di altri disturbi mentali. Rispetto alla popolazione generale chi ha una dipendenza patologica, in particolare dalle droghe, ha il doppio delle probabilità di soffrire di disturbi dell’umore o di ansia o di altre patologie mentali.
Sebbene questo tipo di disturbi sia molto spesso presente non significa che sia causa della dipendenza patologica o, viceversa, indipendentemente da quello che si è manifestato per primo nell’individuo.
Stabilire quale tipo di disturbo, se la dipendenza patologica o il disturbo mentale di altro tipo sia apparso per primo non è facile (e forse nemmeno utile con il senno di poi), ma la ricerca ha stabilito dei criteri che possono essere d’aiuto nella prevenzione.
L’abuso di droghe può causare lo sviluppo di sintomi di altre malattie mentali, l’aumento del rischio di psicosi nei consumatori “vulnerabili” (adolescenti o soggetti predisposti a malattia mentale) di marijuana consolida questa teoria.
I disturbi mentali, a loro volta, soprattutto se non diagnosticati o non riconosciuti possono portare all’abuso di droghe come forma di automedicamento. I soggetti affetti da ansia o depressione possono ricorrere ad alcol, marijuana o altro tipo di droghe per alleviare i propri sintomi.
Questi disturbi possono essere causati da fattori di rischio comuni come la vulnerabilità genetica. La predisposizione genetica (che non è l’ereditarietà) può portare allo sviluppo della dipendenza da sostanze che favorisce poi l’insorgere di altri disturbi.
Condizioni ambientali avverse : stress, traumi, lutti, esposizione precoce a farmaci o droghe sono fattori ambientali che favoriscono l’insorgere di patologie mentali.
Coinvolgimento di regioni cerebrali simili a sistemi cerebrali che rispondono alla ricompensa o allo stress che sono coinvolti nell’abuso possono mostrare anomalie in pazienti con altri specifici disturbi mentali.
I disturbi da uso di droghe e altre malattie mentali sono più frequentemente associato ai disturbi dello sviluppo. Ciò significa che spesso iniziano negli anni dell’adolescenza o anche durante l’infanzia, quando il cervello va incontro alle drastiche modificazioni dovute allo sviluppo.
L’esposizione precoce alle droghe può modificare il cervello e le connessioni neuronali in modo tale da aumentare il rischio di disturbi mentali. I primi sintomi di un disturbo mentale possono, dal canto loro, essere letti come un grave rischio di un futuro consumo di droghe.
Come vengono diagnosticate e trattate queste condizioni di comorbilità?
L’alto tasso di comorbilità tra la dipendenza patologica da sostanze e altre malattie mentali richiede un approccio globale che permetta una valutazione di entrambe le problematiche. La persona che cerca aiuto per l’abuso di droghe o altri disturbi mentali dovrebbe essere controllato per entrambe le patologie e trattato di conseguenza.

Psicologa cognitivo comportamentale, laureata all’Università degli Studi di Torino nel 2007. Affiancata dalla scuola di Psicoterapia Cognitiva APC di Verona (in corso di completamento).
Si occupa di dipendenze patologiche e new addictions dal 2009. Ha lavorato con i disturbi del comportamento alimentare; in comunità terapeutico riabilitativa per tossicodipendenti, nello specifico si è occupata di dipendenza da sostanze psicoattive, gioco d’azzardo e alcolismo.
Oggi con il Ce.B.S. onlus si occupa di gruppi di sostegno alle famiglie dei dipendenti patologici e tiene corsi di prevenzione dalle dipendenze e dalle new addictions.
Svolge attività clinica come terapeuta individuale in studio privato a Brescia e a Poncarale.