Mentre il fumo è diminuito in popolarità come pratica sociale, la domanda è se lo sia anche la popolarità dei fumatori. Questo persone sono meno visibile o anche meno socialmente desiderabili? Ha importanza il tipo di tabacco o la marca che si fuma? Gli studi rivelano l’evoluzione del sentimento pubblico.
Ne «L’aura del fumo di tabacco: sigari e sigarette come creatori di immagini» articolo pubblicato sul Journal of Applied Social Psychology, Coy Callison e i suoi collaboratori hanno valutato le reazioni di un gruppo di studenti universitari nei confronti dei tratti caratteriali di uomini e donne di circa 10 anni più vecchi raffigurati mentre fumavano sigarette, sigari o non fumavano.
Uomini e donne concordavano sul fatto che i fumatori di sigarette fossero meno attraenti dei non fumatori. Gli uomini hanno trovato i fumatori di sigari meno attraenti dei fumatori di sigarette, mentre le donne hanno percepito sia i fumatori di sigari che quelli di sigarette ugualmente attraenti. In generale il campione ha giudicato i fumatori di sigari più fiduciosi e sicuri dei fumatori o dei non fumatori.
I ricercatori hanno scoperto che i fumatori di sigarette avevano un’immagine percepita prevalentemente più negativa. Erano visti come persone meno desiderabili, meno sane, meno sexy e meno sofisticate delle loro controparti senza sigarette.
David Hines e colleghi in uno studio intitolato «Fumo occasionale regolare da parte di studenti universitari» hanno studiato il livello di desiderabilità dei fumatori come possibili partner per un appuntamento.
Tutti i partecipanti hanno valutato negativamente tre caratteristiche: che i fumatori sono meno sani, partner di appuntamenti meno desiderabili e meno attraenti mentre fumano.
Nei tempi moderni, le persone citano una miriade di motivi per cui non sono attratti dai fumatori. L’indesiderabilità fisica, l’odore sgradevole, così come i problemi relazionali, come la potenziale apprensione di presentare un partner fumatore nella propria famiglia .
Molta strada è stata fatta nel percorso di dissuasione di giovani e meno giovani nei confronti delle sigarette, anche l’indesiderabilità sociale dei fumatori fa parte di uno sforzo concentrato per cambiare gli stereotipi obsoleti e promuovere uno stile di vita sano.

Psicologa cognitivo comportamentale, laureata all’Università degli Studi di Torino nel 2007. Affiancata dalla scuola di Psicoterapia Cognitiva APC di Verona (in corso di completamento).
Si occupa di dipendenze patologiche e new addictions dal 2009. Ha lavorato con i disturbi del comportamento alimentare; in comunità terapeutico riabilitativa per tossicodipendenti, nello specifico si è occupata di dipendenza da sostanze psicoattive, gioco d’azzardo e alcolismo.
Oggi con il Ce.B.S. onlus si occupa di gruppi di sostegno alle famiglie dei dipendenti patologici e tiene corsi di prevenzione dalle dipendenze e dalle new addictions.
Svolge attività clinica come terapeuta individuale in studio privato a Brescia e a Poncarale.